Nell’acquario di Facebook – Ippolita

.LEGGI IL LIBRO “NELL’ACQUARIO DI FACEBOOK”.

“Nel suo primo lustro di esistenza «pubblica», dal 2005 al 2010, Facebook ha costantemente eroso la privacy dei suoi utenti. Facebook propaganda l’ideologia della trasparenza, anzi, della trasparenza radicale: essere trasparenti nei confronti delle macchine ci renderà liberi. Ma abbiamo già contestato l’assunto che «You can’t be on Facebook without being your authentic self»: l’io autentico è un concetto pericoloso. L’autenticità è un processo, è divenire sé stessi insieme agli altri che contribuiscono alla nostra crescita personale, non un dato di fatto stabilito una volta per tutte.

Ma quella di Facebook è una credenza cieca, una religione applicata che non sente ragioni.”*

“Liberi perché eguali

Il gruppo di Ippolita ricorda che uno dei primi investitori su Facebook è Peter Thiel, un personaggio inquietante che ha fondato PayPal, chiamata mafia PayPal, un libertariano che chiede l’abolizione della moneta, dello stato, che crede nella competizione come regola aurea delle relazioni sociali. Ma di anarco-capitalisti ce ne sono molti a Silicon Valley. Tutti affermano di aver fatto propria l’attitudine hacker e la conseguente ostilità per i segreti – di stato, delle imprese; e tanti vedono nello Stato il nemico pubblico da combattere per porre le basi di una libertà assoluta. Libertariano è anche Julian Assange, che combatte il segreto di stato in nome di una trasparenza radicale, cioè uno dei fattori base di imprese come Facebook.

Nell’Acquario di Facebook non risparmia, a ragione, nessuno degli idoli della Rete. La sua non è però furia iconoclasta, né un rifiuto o adesione a un luddismo antitecnologico. Più semplicemente, Ippolita ritiene che la tecnologia vada conosciuta per usarla nella costruzione di una società di liberi e eguali che faccia a meno, però, dello Stato. Attitudine saggia, niente da dire, ma questa ricostruzione dell’anarco-capitalismo ne sottolinea sì l’antistatalismo, rimuovendo invece le trasformazione della forma stato che ha accompagnato il capitalismo cosiddetto cognitivo.”**

 

 

 

*da “nell’acquario di facebook, Parte prima – ” La privacy è morta. L’ideologia della trasparenza radicale ”

** da Uninomade http://uninomade.org/disincanto-ippolita-e-sboom-facebook/